Frammenti di un insegnamento sconosciuto
Un libro che ti prende a calci sulle gengive. Sei in una fase della vita in cui ti senti incagliato? Vuoi scrostarti? Allora questo è il libro che fa per te. Lo odierai, certo (io l'ho lanciato contro il muro), perché è un libro che ti prende per la collottola, ti sgrulla e poi ti prende a calci. E ti assicuro che una volta che lo avrai finito non sarai più dove eri prima di cominciarlo. Questo è Gurdjieff.
Nel corso dei suoi viaggi in Europa, in Egitto e in Oriente, alla ricerca di un insegnamento che risolvesse il problema delle relazioni dell'uomo con l'universo, Ouspensky conobbe George Ivanovitch Gurdjieff di cui divenne discepolo. Questo libro, scritto con diretta semplicità, è un resoconto degli otto anni in cui Ouspensky fu discepolo di Gurdjieff divenendo per lui quello che Platone fu per Socrate. Queste pagine non contengono teorie filosofiche o psicologiche bensì un approfondimento totale dei problemi della vita e delle più dirette istruzioni per il miglioramento dell'esistenza dell'uomo.
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Gurdjieff
Georges Ivanovic Gurdjieff nasce nel quartiere greco di Alexandropol in Cappadocia, nella parte russa del confine tra Russia e Turchia, in data dubbia (1877 secondo il passaporto e i familiari, 1866 secondo Gurdjieff), da padre greco e madre armena.
Dopo aver attraversato in lungo e in largo l'Asia centrale col gruppo dei "Cercatori di verità' ed essere entrato in contatto con varie fonti di insegnamento, in particolare confraternite sufi, cerca a lungo una sede adatta per il suo 'Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo", che stabilisce infine in Francia, a Fontainebleau, nel 1922. Dal 1933 al 1949, anno della sua morte, vive a Parigi trasmettendo il suo insegnamento principalmente ad allievi inglesi, francesi e americani e tenendo letture private delle tre serie di scritti su cui continua a lavorare fino alla morte.
Uomo dei grandi paradossi non è autore del libro più rappresentativo del suo Lavoro e del suo Pensiero.