I Tarocchi
Di Oswald Wirth
Wirth fu allievo di Stanislas de Guaita, il quale, nonostante la breve vita (morì a soli 36 anni), ottenne grande stima dai suoi contemporanei. Fu proprio De Guaita, riconoscendo le qualità artistiche di Wirth, a commissionargli il restauro degli Arcani Maggiori, con l’obiettivo di restituire loro la purezza originaria. Il risultato fu una serie pubblicata nel 1889, in cui le carte, pur mantenendo il simbolismo del Mazzo Marsigliese, furono arricchite da evidenti riferimenti alla simbologia massonica e alla magia rituale.
Tra le opere di Wirth, il trattato sui Tarocchi, pubblicato nel 1927, è considerato uno dei più celebri e completi sull’argomento. Il mazzo incluso nell’opera presentava carte impreziosite da impressioni in oro ed è probabilmente il più rigoroso dal punto di vista esoterico e simbolico. A Wirth va riconosciuto il merito di essere stato il primo occultista a far luce sull’origine dei Tarocchi, identificandone le radici medievali e superando la teoria che li voleva di origine egizia.
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Oswald Wirth
Vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi del Novecento, affiliato alle principali società segrete della Parigi di fin de siècle, seppe recepire e sintetizzare il pensiero e i principi delle più importanti correnti iniziatiche, servendosene per l'interpretazione dei segreti della Grande Opera, e dedicandosi allo studio dell'Alchimia, della Cabala e dei Tarocchi.
I suoi libri sui Tarocchi e sui primi Tre Gradi della Massoneria sono e restano un riferimento imprescindibile da più di un secolo.