Profondamente influenzato dagli studi Ermetici compiuti nella Golden Dawn, per Case il simbolismo degli arcani associato all’interpretazione qabalistica è una delle chiavi d’accesso al mondo dell’inconscio e ai suoi infiniti poteri. I trionfi sono degli strumenti di conoscenza di sé e questo piccolo gioiello introduce a questo mondo magico attraverso un vero e proprio percorso di crescita spirituale attraverso i simboli.
A quanto racconta Israel Regardie nella prefazione del suo Il Giardino dei Melograni, questo è uno dei libri che hanno acceso in lui l'interesse per l'esoterismo.
Per l’autore la magia è una disciplina scientifica ben precisa, oltre che una norma di vita altamente spirituale. Questo testo del 1932 raggruppa un’enorme quantità di materiale destinato ai ricercatori spirituali e ai maghi cerimoniali che da allora ne decretano il successo per la sua magistrale combinazione di saggezza antica e di esperienza magica moderna. Oltre a illustrare concetti teorici di magia, Regardie analizza gli strumenti del mago cerimoniale, il loro significato e uso; spiega le tecniche di evocazione e invocazione, di mantica e di viaggi astrali, oltre ad approfondire la Qabalah. I curatori accompagnano il testo con un commentario agevole che ne facilita l’usufrutto e la comprensione.
Regardie è stato un importantissimo studioso e praticante del secolo scorso. Segretario e allievo dello Zio Crowley alla fine degli anni Venti ha poi proseguito la sua ricerca esplorando la psicologia e l'alchimia.
Si deve a lui la pubblicazione dei testi e dei rituali della Golden Dawn.
Le 22 lettere dell’alfabeto ebraico, da sempre oggetto di grande rispetto perchè consentono la rivelazione dei Nomi divini, sono alla base della contemplazione mistica e rappresentano autentici universi condensati in simboli. Ogni lettera contiene la quintessenza dell’energia universale e la loro pronuncia, scrittura o contemplazione libera forze potenti che entrano in risonanza con i gradi più profondi della coscienza e parlano direttamente alla nostra anima.
Il libro approfondisce l’origine dell’alfabeto ebraico, mostrandone l’evoluzione storica e le basi mistiche, anche con l’ausilio dei testi fondamentali della tradizione cabbalistica, che l’autore ha tradotto dall’originale.
Un’introduzione alla Cabala che tiene conto della dimensione del Divino Femminile, la cui presenza si è fatta sempre più viva nell’esperienza delle sfere, con il progredire dell’evoluzione esoterica di questo sistema di saggezza.
La Cabala è una delle molte tradizioni che possono aiutarci nella nostra ricerca interiore, grazie anche alla prospettiva unica dell’autrice, che fa riemergere dalle radici stesse dell’Albero della Vita l’immagine della Dea, accanto a quella del Divino Maschile, in una polarità dinamica e complementare. Le verità svelate dai cabalisti sono presenti anche in altre tradizioni spirituali, ma la Cabala ha il vantaggio di essere più vicina alla nostra eredità culturale e alle categorie della tradizione occidentale.
La Cabala è un sistema di pensiero esoterico, mistico e teosofico fondato sui sacri libri ebraici (Torah, Sefer Yezirah, Heikhalot, ecc.). Nata con la stessa coscienza religiosa del popolo semitico - e da molti considerata come la parte esoterica degli insegnamenti ricevuti da Mosè sul monte Sinai - ebbe il suo massimo sviluppo nel Medio Evo, periodo in cui si approfondirono la ricerca e lo studio volti a "definire l'indefinibile", "conoscere l'inconoscibile" e ad avvicinarsi alla comprensione dell'Universo, manifestazione di Ayn Soph, il Nulla, l'Infinito.
Questo eccellente testo dedicato alla Cabala illustra la nascita e lo sviluppo storico e filosofico del misticismo ebraico, i suoi complessi rapporti con il mondo cristiano, la sua diffusione in Europa e nel bacino mediterraneo e i suoi temi fondamentali, quali: il concetto di Dio, la dottrina delle Sefirot e delle Shemittot, il problema del Male, il significato della Torah, la dottrina della Creazione.
La seconda parte del libro è dedicata agli elementi e alle correnti che hanno contribuito alla crescita del pensiero cabalistico: lo Zohar, lo Shabbateanismo, il Frankismo, la Demonologia, l'Escatologia, la Gematria, la Meditazione, il Misticismo della Merkabah, e tutte quelle idee e testi che hanno determinato l'evoluzione delle scuole rabbiniche depositarie di questa conoscenza.
La terza parte del volume esamina le personalità principali che hanno influenzato il pensiero cabalistico; da Azriel di Gerona a Moses Cordovero, a Christian Knorr von Rosenroth a Isaac Luria, per citare solo alcuni dei più famosi. In quest'opera fondamentale, attraverso un lavoro sistematico di ricerca, Gershom Scholem illustra con chiarezza questa dottrina mistica ed esoterica che è tra le più potenti ed affascinanti mai elaborate dall'uomo nel suo anelito alla Conoscenza.
Gershom Scholem, nato a Berlino nel 1897, ha compiuto studi di filosofia, semitistica e matematica in Germania. Nel 1923 si è trasferito a Gerusalemme dove divenne capo del Dipartimento di Ebraico della Biblioteca Nazionale Ebraica e poi, a partire dal 1925, ha insegnato all'Università Ebraica di Gerusalemme. A partire dal 1933 è stato titolare della cattedra di mistica ebraica.
Presidente dell'Accademia delle Scienze d'lsraele, è morto nel 1982.
Non è uno studio storico delle fonti della Cabala, bensì un’esposizione dei suoi usi per gli studiosi contemporanei, i quali, in quanto eredi degli antichi cabalisti, devono interpretare la dottrina e la tradizione, arricchendole della propria esperienza, per renderle parte dell’eredità comune.
La Cabala mistica svela quella struttura sorta sulla Cabala tradizionale dei rabbini attraverso l’opera di generazioni di studiosi che hanno fatto dell’Albero della Vita il loro strumento di sviluppo spirituale.
Psicologa, teosofa e occultista, Dion Fortune ha avuto la capacità di esplorare le profondità interiori in modi diversi riuscendo a coglierne molteplici sfaccettature.
Autrice di pregevolissimi saggi ha sempre cercato di rendere chiari ai suoi lettori temi che, per definizione, erano riservati a pochi (proprio per questo motivo è stata cacciata dalla Golden Dawn).
Per lo stesso motivo ha scritto anche diversi romanzi e racconti cercando un modo più leggero per avvicinare i lettori ai suoi temi.
La guida ufficiale al mazzo di Tarocchi Rider-Waite, il più conosciuto al mondo. "La chiave dei Tarocchi" è la guida essenziale per rivelare i segreti dei Tarocchi elaborata dal famoso studioso e occultista A.E. Waite.
Un libro illuminante, fruibile insieme a qualsiasi altro set di Tarocchi, con lo scopo di spiegare la storia e il simbolismo del mazzo di Tarocchi e fornire una guida minuziosa all’uso delle carte per le pratiche divinatorie. Al suo interno è racchiusa la chiave per sfruttare al meglio il potere dei Tarocchi.
Arthur Edward Waite è stato un occultista, mistico e autore britannico, figura centrale nello sviluppo dell'esoterismo moderno. Iniziato alla Golden Dawn, esplorò profondamente alchimia, cabala, magia cerimoniale e misticismo cristiano.
Waite è noto per aver creato, insieme a Pamela Colman Smith, il celebre mazzo di tarocchi Rider-Waite, diventato uno strumento fondamentale per l'interpretazione esoterica. Autore prolifico, i suoi testi indagano i misteri dell'occulto, integrando tradizione e spiritualità in un approccio unico e ricercato.
Il volume riunisce e commenta per la prima volta i tre testi fondamentali della tradizione magica cerimoniale: la Chiave di Salomone, il Lemegeton e il Testamento, il cui compito era di evocare le entità disincarnate infernali e celesti. A tal fine è stata recuperata l’antica iconografia originaria per ricostruire i sigilli e i talismani e ripristinare dall’ebraico la versione corretta dei nomi soprannaturali, sconvolti nei secoli dall’ignoranza dei copisti.
Questa seconda edizione critica dei testi salomonici contiene copioso materiale esplicativo sul senso dei rituali e sulle relative indispensabili pratiche di meditazione e contemplazione. Contiene circa 500 illustrazioni in b/n.
La Chicken Qabalah, un approccio unico e anche pratico allo studio sempre più popolare della Qabalah in un’opera al contempo davvero divertente. Le fonti cabalistiche tradizionali o qabalistiche o, in effetti, kabalistiche (leggi questo libro per scoprire qual è la differenza… sappiamo che te lo sei sempre chiesto!) tendono ad essere un po’ vetuste. DuQuette rispolvera la Cabala e la rende viva, restituendo la gioia di apprendere i fondamenti di questo sistema dichiaratamente arcano utilizzando aneddoti e metafore semplici e giocose.
Un resoconto che sa raggiungere altezze oltraggiose e, quando necessario, sa distinguersi evidenziando le uova d’oro della saggezza cabalistica in esso annidate. Può essere una rivelazione per coloro che pensano che l’apprendimento della Cabala debba essere noioso e serio. L’autore ci mostra come grandi verità possano essere trasmesse attraverso il mezzo delle risate. Attraverso il viaggio narrativo di questo testo genuinamente divertente, i lettori si ritroveranno a ridere in modo sorprendente e, giungendo alla conclusione, si renderanno conto di aver acquisito una comprensione più profonda della Qabalah rispetto a quanto avrebbero ottenuto con uno studio più schematico e rigoroso.
La Dea degli Ebrei ha lo scopo di dimostrare che la religione popolare ebraica, lungi dall’aderire a un rigido monoteismo, conteneva fin dai tempi più remoti forti elementi politeisti, il principale dei quali era il culto della Dea Madre, sposa consorte del Dio della Bibbia. La verità religiosa dell’esistenza di una dea, amorevole quanto terribile, in armonia coniugale o in contrasto rivendicante, a fianco di un Dio unico e onnipotente si manifestò trionfalmente in quella che può essere chiamata la svolta cabbalistica, in cui la dottrina mistico-mitica di Dio e della Sua Shekhinah si è inserita e ha mantenuto la sua presa.
Dalla dea Asherah fino alla Shekhinah e alla Lilith della Kabbalah, l’esigenza spirituale popolare di una forza femminile compagna del Re del Mondo non si è mai sopita, è la Dea degli Ebrei.
La Kabbala e la Magia Goeticaèun libro unico, che tratta di filosofia, psicologia, religione e magia, ed è il risultato di molti anni di studio. Quest'opera non è una semplice introduzione alle arti magiche, ma presenta una profonda trattazione della filosofia cabalistica; l'argomento principale è l'esplorazione delle Qlifoth e dei misteri oscuri.
L'Autore rivelacome l'uomo può, passo dopo passo, imparare a conoscere il suo lato oscuro, la sua Ombra e - attraverso di essa - raggiungere una profonda conoscenza del Sé. L'esplorazione dell'Ombra può trasformare la forza distruttiva in potere creativo.
L'opera descrive il simbolo cabalistico dell'Albero della Vita, le dieci Sefìroth, i ventidue sentieri che corrispondono agli aspetti della psiche umana,l'Albero della Conoscenza, le dieci Qlifoth e i tunnel che si snodano nel lato oscuro dell'esistenza. Viene affrontato inoltre il problema del male, il simbolismo dietro la caduta di Lucifero e il processo di creazione dell'uomo secondo la filosofia cabalistica.
Le teorie presentate in questo libro sono legate alla pratica magica; sono quindi inclusi diversi esempi di rituali, meditazioni ed esercizi magici. Il testo contiene più di cento sigilli demonici, numerose illustrazioni e una r
Israel Regardie, già segretario di Aleister Crowley e membro dell'ordine, ha ritenuto maturi i tempi per far conoscere al pubblico i rituali segreti di questo importante ordine magico e li ha rivelati per la prima volta in quest'opera. Gli insegnamenti magici si dividono in due distinte parti, o fasi: Solve e Coagula. Solve permette di dissolvere le resistenze interiori ed esteriori che impediscono al complesso fisio-psico-spirituale dell'uomo di venire a contatto con la realtà più vasta che trascende il mondo dei sensi; questa è la parte dell'insegnamento magico ormai sciolta dal segreto, accessibile a chiunque, avendo vocazione e volontà, si accosti con discernimento alla letteratura disponibile in materia. Coagula, invece, insegna come operare effettivamente con le forze sconosciute con le quali si viene in contatto. Questa è una dottrina che resta ancora velata dal simbolismo: in nessun testo è spiegata apertamente, e non si troverà alcun "maestro" disposto a spiegarla allo studente sprovveduto. Il velo del simbolo può tuttavia essere squarciato da chi abbia appreso Solve, purché non agisca mai prima di essere perfettamente sicuro di quello che fa. È in vista di ciò che anche oggi, in una società che non crede più nell'anima, è possibile parlare ancora di magia come di scienza dell'anima e dell'Io. Il rito conserva comunque la sua efficacia operativa, le parole hanno sempre effetto seminale se cadono su un terreno disposto ad accoglierle.
Per questo gli insegnamenti della Golden Dawn, che sono tra i più espliciti di tutta la letteratura occulta, conservano proprio oggi più che mai un valore determinante.
La scoperta a Venezia di un manoscritto settecentesco di magia angelica la cui trascrizione integrale fa parte del presente volume, riapre il dibattito sulla figura del presunto autore, Abraham di Worms (XIV-XV secolo), e del suo maestro Abrahamelin, depositario di una conoscenza che permette di evocare l’angelo custode attraverso il quale riscoprire le proprie potenzialità demiurgiche per operare sul creato.
Cercando di svelare il “segreto” custodito nel manoscritto, le ricerche hanno condotto all’ordine dei Rosa-Croce, alla riscoperta del culto perduto dei sette arcangeli e ad una nuova ipotesi sull’origine della magia enochiana di John Dee. Inoltre diversi indizi dimostrerebbero l’importanza di Venezia quale centro iniziatico, “pilastro di Enoch” custode della Tradizione, da cui si sarebbe irradiato un culto caratterizzato da pratiche magiche finalizzate all’evocazione degli angeli caduti.
L'unica edizione del celeberrimo grimorio con la ricetta corretta dell'Olio Santo.
Con questa opera fondamentale, in cui ha riversato tutte le sue cognizioni e il suo sapere sulla magia, riportando a nuova vita i principi dello yoga e dell'alchimia, assieme ai culti misterici orientali, Crowley da origine a una nuova dottrina e a un nuovo sistema pratico allo scopo di estendere la coscienza umana ed espandere la vita dell'uomo fino a proporzioni cosmiche.
Sotto il titolo Magick furono pubblicate le prime tre parti dell’opus magnum di Crowley, che egli chiamava Liber ABA, o Book 4. Questa nuova edizione, curata, annotata e introdotta da Hymenaeus Beta, comprende le correzioni e le annotazioni di Crowley stesso, progettate per una nuova edizione rimasta finora inedita in Italia.
Attraverso il confronto con i manoscritti e i dattiloscritti originali sono stati ripristinati decine di passi esclusi dalle edizioni precedenti. Il volume è corredato da un ampio apparato di riferimenti, note e indici. La quarta parte, intitolata L’equinozio degli dèi, è pubblicata separatamente.
Aleister Crowley, che qui da Arethusa chiamiamo affettuosamente Lo Zio, è stato un occultista, mago, ma anche poeta, pittore e scalatore vissuto a cavallo tra Otto e Novecento.
Uscito dalla Golden Dawn in seguito alla Battaglia magica di Blythe Road è stato animatore di due tra i gruppi occulti più rilevanti degli ultimi decenni: l'O.T.O. e l'A∴A∴.
Il suo contributo alla cultura magica occidentale è tale da aver massicciamente influenzato tutto ciò che si è sviluppato nell'ultimo secolo.
Tra gli studiosi della Kabbalah, il Sefer Yetzirah (Libro della Formazione) è considerato un testo meditativo con forti implicazioni magiche. Rabbi Aryeh Kaplan ci presenta lo scritto originale ebraico e la sua traduzione in base alle quattro versioni più accreditate. Ne offre altresì un accurato commento, in grado di accompagnare il lettore attraverso l’analisi e la comprensione di quello che appare come un antico manuale di istruzioni per uno speciale tipo di meditazione: è infatti ricco di esercizi volti a rafforzare la concentrazione dell’iniziato e utili nello sviluppo di poteri telepatici e di telecinesi, attraverso cui attuare imprese che dall’esterno sarebbero apparse come magie. Si tratta perciò di un’opera che senza dubbio arricchisce enormemente l’attuale panoramica degli strumenti di ricerca sulla meditazione, gli stati non ordinari di coscienza e l’evoluzione del Sé profondo.
Questo libro racchiude un’analisi dettagliata dei metodi praticati dalla magia salomonica dal VII al XIX secolo, trattando soprattutto la magia dell’Alessandria egiziana del VII secolo e la sua evoluzione attraverso i grimori greci di Bisanzio (l’Hygromanteia), i manoscritti latini della Clavicula Salomonis e le successive rielaborazioni della Chiave di Salomone.
È il frutto dello studio centinaia di manoscritti nelle biblioteche di tutta Europa per poter offrire un’analisi minuziosa della magia salomonica, la cui trasmissione è rimasta sorprendentemente intatta negli ultimi duemila anni. Infatti, l’autore illustra le tecniche e gli strumenti utilizzati dai maghi ad Alessandria nel VII secolo, a Costantinopoli nel XV secolo e a Londra nel XIX secolo dimostrando come siano, con poche varianti, sempre gli stessi. Il libro è riccamente illustrato in b/n con gli strumenti utilizzati dai maghi di allora e di oggi.
Il Testamento di Salomone è un testo pseudoapocrifo in cui il re Salomone è autore e protagonista. È infatti scritto in prima persona, attribuendo a lui il racconto della vicenda che lo vede protagonista, che ha inizio con la richiesta di aiuto da parte di un servo vessato dai demoni. Salomone riceve da Dio un anello che gli permette di piegare i demoni alla sua volontà così da costringerli a lavorare alla costruzione del Tempio di Gerusalemme.
La collocazione culturale e cronologica del testo è complessa. Non si conosce l’autore, nè la data di composizione. Probabilmente risalente al I-II secolo d.C., l’opera si è conservata nel greco della koinè, ma si ritiene che sia stata scritta originalmente in aramaico o ebraico.
Nel 1446 l’amanuense principale del manoscritto italiano 1524 della Bibliothèque nationale de France finisce il suo lavoro: questo manoscritto di 236 fogli di pergamena, adornato di miniature di fattura lombarda, offre similitudini con codici appartenuti al duca di Milano Filippo Maria Visconti.
Il volume, che sembra essere il risultato di una richiesta di traduzioni, dal latino all’italiano, da parte di un membro laico della corte ducale, raccoglie una quindicina di testi di astrologia e soprattutto di magia, tra i quali unaNecromantiacon quasi 250experimentie una traduzione del trattato di magia ritualeClavicula Salomonis. Tratto originale del volume è la preponderanza della tematica della magia amorosa, in particolare nellaNecromantia, di cui i due terzi degliexperimentisi riferiscono all’amore e alla sessualità.
Questo libro propone un’edizione del manoscritto, preceduta da un’ampia introduzione che descrive questo codice unico nel suo genere e il suo contesto, analizzando le operazioni magiche e le loro motivazioni. L’edizione del testo è seguita da vari indici che permettono al lettore di orientarsi nel dedalo dei testi e delle ricette.