In questa lezione di Massimo Centini, esploreremo il legame tra magia popolare italiana e religiosità cristiana, osservando come antiche tradizioni pagane siano sopravvissute nel folclore e nelle pratiche quotidiane.

Il focus sarà sulle persistenze magico-rituali all’interno della religiosità popolare, dove superstizioni, simbolismi e credenze si intrecciano, creando un ponte vivo tra passato e presente.

Ogni sistema magico si fonda sul principio delle Corrispondenze magiche: il mondo è un intreccio di relazioni simboliche. Colori, numeri, suoni, piante, pianeti e divinità vibrano in un sistema occulto che il mago deve riconoscere e usare consapevolmente nelle pratiche esoteriche e nei rituali magici.

In questa lezione, Claudio Marucchi analizzerà il funzionamento delle corrispondenze magiche, focalizzandosi su Paracelso e sul "Liber 777" di Aleister Crowley, la più rilevante raccolta di corrispondenze esoteriche. Comprenderemo il linguaggio segreto della magia, le sue applicazioni nei rituali, e il ruolo delle connessioni simboliche nella costruzione di una pratica magica efficace.

Horus e Cristo incarnano lo stesso archetipo: il Grande Iniziato, colui che accoglie il principio divino senza esserne annientato. La nascita miracolosa è solo uno dei punti di contatto, ma anche morte e resurrezione entrano nel confronto, riflettendo in parte il destino di Osiride.

In questa lezione di Francesca Goria analizzeremo quali parallelismi tra il mito egizio e la figura cristica abbiano un fondamento e quali siano frutto di sovrapposizioni forzate, esplorando il significato esoterico dell’incarnazione e il ruolo dell’iniziato. Un viaggio tra simbolismo e tradizione per comprendere come il divino si manifesti nell’essere umano e apra la via alla trasmutazione.

La Società Teosofica, fondata nel 1875 da Blavatsky, Olcott e Judge, è il movimento esoterico che ha introdotto in Occidente concetti delle tradizioni orientali, trasformando profondamente il panorama spirituale moderno. Rielaborando idee come karma e reincarnazione, ha introdotto una visione dell’evoluzione spirituale guidata da una Fratellanza di Maestri Ascesi, plasmando un nuovo immaginario esoterico.

Le opere fondamentali della Blavatsky, da Iside Svelata a La Dottrina Segreta, attingono a testi come il Bardo Thödol e il Dhammapada, rileggendoli in chiave esoterica per il pubblico occidentale. In questa lezione di Chris Giudice esploreremo come la Teosofia abbia trasformato il panorama spirituale moderno, diffondendo in Europa e America un sapere millenario, influenzando profondamente la spiritualità occidentale e lasciando un segno indelebile nell’esoterismo moderno.

Ben prima dell’ascesa delle religioni abramitiche, il monoteismo si sviluppò in forme diverse. In Iran, il profeta Zarathustra diede vita allo zoroastrismo - noto anche come mazdeismo -, una fede basata sullo scontro tra Ahura Mazda, signore della Luce e della Saggezza, e Angra Mainyu, emblema del Buio e dell’Ignoranza. Questa visione influenzò profondamente concetti come Satana, il Giudizio Universale e il Messianismo.

Nel frattempo, l’Arabia pre-islamica era un mosaico di culti politeisti, con La Mecca come centro di venerazione per centinaia di idoli. Eppure, accanto al politeismo, esistevano già forme di monoteismo meno note.

In questa lezione di Francesca De Luca e Nadim Zein esploreremo l’evoluzione del monoteismo non abramitico - analizzando lo zoroastrismo - e le credenze preislamiche per comprenderne le origini e l’eredità. Un viaggio tra Iran e Arabia per riscoprire il legame tra monoteismo e politeismo nel Vicino Oriente antico.

Il sincretismo romano non fu solo una questione di fede, ma un gioco di equilibri tra potere e religione. Questa sarà la chiave della lezione di Luca Austa, dedicata al modo in cui l’Impero ha gestito l’arrivo di culti misterici e orientali, come quelli di Iside, Mitra, il Sole Invitto e Gesù. Reprimerli del tutto avrebbe significato creare un problema più grande: fabbricare degli atei.

Meglio inglobarli, rielaborarli e trasformarli in parte del sistema, piuttosto che rischiare di rompere il legame tra sacro e potere. L’Editto di Milano andava in questa direzione, così come gli altari al Dio sconosciuto, segni tangibili di un compromesso. Il sincretismo religioso non fu una semplice mescolanza di divinità, ma una strategia per mantenere il controllo senza scatenare il caos.